Este día nunca volverá / Il giorno senza ritorno - Carlos A. Colón Ruiz

Es temporada de brega y el poeta entra en negociación con una especie de simpático demonio del fracaso: «A cada frustración le doy un beso en la mejilla queriéndole decir que me deslumbro con sus presencias cuando llegan paralelas a mis quereres». Pequeñas inminencias tiran del corazón entre numerosas to do lists pasadas de fecha, encuentros, chit–chats y ecos de incómoda música pentecostal en «El credo» y «El apartamento». Escenario donde elige consagrarse al silencio; a la literatura escrita por mujeres (Mariana Enríquez, Raquel Lanseros, otras). Presto al murmullo de diablillas internas, aunque sea para tatuar un gracioso «666» en la carne del poema.

- Ivellise Álvarez.

Il giorno senza ritorno ci pone dinnanzi all’eco di una voce indaffarata, occupata ad interrogarsi sulle minuzie giornaliere. Si tratta di un giovane, poeta, figlio, amato e amante, impiegato lavoratore che cerca di affrontare la propria quotidianità reinventandola. Una voce che disarma ed arma con poesia data la sua umana indole nonostante la stanchezza, nonostante l’astio, nonostante le date, le frustrazioni e le giornate lavorative. Colón Ruiz imbastisce versi sinceri nei quali è registrato lo strettonecessario in grado di chiarificare la propria esistenza, il peso del lavoro cede, a volte, rispetto alle piccole vittorie come quella di tornare a casa ed essere accolti dal proprio cane o come lo sguardo della persona che ami.

- Amanda Hernández. 

Traductora Adriana Caterino

Páginas 78 | 2024.